giovedì 17 aprile 2008

SPECIALE UWE BOLL

Uwe Boll è un fottuto genio. L’ha detto ultimamente in varie interviste e perché non credergli? Il regista tedesco è l’unico che ha continuato a girare flop più o meno disastrosi senza mai tuttavia smettere di girare. La gente si chiede come faccia e lui ironicamente in “Postal” rivela che per i suoi film viene usato “l’oro rubato dai nazisti agli ebrei”. Uwe Boll nasce nel 1965, è interessato alla letteratura tanto che nel 1995 prende il dottorato. Nel 1991 gira il suo primo film in compagnia dell’amico Frank LustingGerman fried movie”, commedia dissacrante proprio sulla società tedesca che non risparmia scorrettezze anche basse verso le manie del suo Paese. La sua seconda opera “Barschel - Mord in Genf?” è un film ancora più politico che cerca di tracciare ipotetici fili che uniscono la (vera) morte di un politico con collusioni mafiose. Ma è il suo terzo film “Amoklauf” che rivela con tutta la sua sconcertante crudezza la grandezza registica di Boll, in un’opera nichilista che sfocia nel sangue più rabbioso. E’ subito la volta di “Das erste semester”, commedia amarognola che usa un intreccio goliardico da college movie per parlare ancora dei problemi della Germania. Da qui il passo importante per l’America è vicino: tra il 2001 e il 2003 Boll gira tre produzioni a basso costo, due di esse tra le più interessanti della sua carriera. Il primo, “Sanctimony” è il nadir del cinema di Boll, un’opera sciatta che si rialza a fatica per un paio di belle idee, ma vergognosa nel plagiare senza estro il libro “American psycho” di Bret Easton Ellis. “Blackwoods” invece è un’interessante e originale storia di fantasmi che resta forse il punto più alto di Uwe Boll nel cinema fantastico orrorifico. Sul set Boll incontrerà Will Sanderson che diverrà presenza fissa delle sue produzioni. Il 2003 è l’anno di “Heart of America”, pellicola che parla del tragico massacro di Columbine, opera ferocissima e bellissima, che è forse il capolavoro del regista. Sempre il 2003 gira il suo film più controverso “House of the dead”, detestato dai fan del videogame omonimo e girato con uno stile frizzante e brioso. Ancora peggio succederà però con “Alone in the dark”, film definito da molti uno dei più brutti mai girati, ma dotato di un’ottima tecnica che paga una sceneggiatura imbarazzante. I siti internet si accaniscono su Boll definendolo l’Ed Wood del cinema moderno a volte anche in bizzarre stroncature palesemente fatte solo per partito preso. La produzione di Boll da qui in avanti è inarrestabile, nascono il vampire movie medioevale “Bloodrayne” e il suo seguito western, l’action comico “Postal”, il fantasy da 60 milioni di dollari “In the name of the king”, il delirante horror “Seed” e presto verranno alla luce gli imminenti “Far cry” e “Tunnel rats”. Prerogativa di ognuno di questi film è essere tratto da un videogame (a parte Seed) che Boll molte volte usa solo come pretesto per imbastire storie diverse. E forse da qui la rabbia dei fan. Ma Boll che è un diplomatico si lancia in invettive come gli odiati Michael Bay e Eli Roth e sfida a cazzotti i critici. Intanto nascono petizioni pro e contro Boll per farlo smettere o incoraggiare a girare. Voi potete firmare, ma occhio se vi scopre potrebbe legnarvi. Se non è un genio quest’uomo…

- German Fried Movie (1991)

- Barschel - Mord in Genf? (1993)

- Amoklauf (1994)

- Das Erste Semester (1997)

- Sanctimony (2000)

- Blackwoods (2002)

- Heart of America (2003)

- House of the Dead (2003)

- Alone in the Dark (2005)

- BloodRayne (2005)

- In the Name of the King (2007)

- Seed (2007)

- Postal (2007)

- BloodRayne II: Deliverance (2007)

a cura di Andrea Lanza***

giovedì 3 aprile 2008

SPECIALE ALEX DE LA IGLESIA


Il signor Alex De La Iglesia nasce il 4 dicembre del 1965 a Bilbao. Già dalla tenere età, dai dieci anni circa, inizia a coltivare la sua prima grande passione, il fumetto. I suoi idoli e padri spirituali sono Alex Raymond, Stan Lee e Vázquez. Voleva però ampliare la sua cultura e così di iscrive all’università di Deusto dove, secondo quello che racconta divertito, ha passato la maggior parte del tempo tra il bar e la cineteca, a quanto pare la passione per il cinema non tardava a farsi sentire. Maturata la decisione di dedicarsi al mondo della settima arte prova ad introdursi in esso lavorando per la televisione, inizia come decoratore e si occupa tra le altre cose della direzione artistica di alcuni prodotti di successo. Da quel momento il balzo per entrare nel mondo del cinema è sempre più vicino.Nel 1991 gira il suo primo e unico corto da regista e sceneggiatore, si tratta di MIRINDAS ASESINAS, il quale riscuote un notevole successo aggiudicandosi anche alcuni premi girando per vari festival. Ma la cosa importante è che con questo corto il già famoso Pedro Almodóvar nota il talento del giovane regista e decide di investire in lui. Alex De la Iglesia aveva già in mente il suo secondo corto, si sarebbe chiamato PIRATAS DEL ESPACIO e la sceneggiatura era di Jorge Guerricaechevarría, futuro collaboratore del nostro negli anni a venire. Almodóvar, con la sua casa di produzione EL DESEO, decide di produrre il progetto a patto che sia un lungometraggio. Detto fatto il corto viene sviluppato fino a diventare un film vero e proprio e nel 1993, col titolo di ACCION MUTANTE, abbiamo l’esordio vero e proprio di Alex De la Iglesia. Il film riscuote successo e riceve 3 Premi Goya, viene premiato al Festival del Cinema Fantastico di Montreal. Diventa quindi il regista più promettente dell’anno! Con il secondo film EL DIA DE LA BESTIA il registra trionfa! Ottiene ben 6 Premi Goya, tra cui quello alla Miglior Regia, grandi applausi si sentono da critica e pubblico nei festival di Venezia, Toronto e Sitges e oltre ai riconoscimenti il film rappresentare il maggior incasso ai botteghini di quell’anno in Spagna. Il successo di questo capolavoro segna l’inizio di un periodo di crisi e per risolvere il problema gira un film, PERDITA DURANGO del 1997, un po’ fuori dai suoi canoni, visto che lo gira in America e si tratta di una sorta di road movie, con risultati oltretutto più che buoni. Dopo aver cambiato aria per un po’, Due anni dopo, nel 1999, gira il suo secondo capolavoro, una toccante e drammatica epopea dal titolo MUERTOS DE RISAS che vede una delle migliori interpretazioni di Santiago Segura, attore che Iglesia utilizza più volte nei suoi film. L’hanno seguente, siamo nel 2000, è la volta de LA COMUNIDAD, tragicommedia a toni grotteschi che sbanca i Premi Goya, da questo momento in poi il regista inizia a diventare produttore di se stesso, creando la PANICO FILMS attraverso la quale girerà 800 BALAS, una sorta di omaggio allo Spaghetti Western, ma pieno di sorprese. Con CRIMEN PERFECTO del 2004 si torna allo humor più nero, siamo sulle atmosfera de LA COMUNIDAD. Attualmente è uscito OXFORD MURDERS, film girato tra Londra e Oxford con Elijah Wood come protagonista. Alex De La Iglesia ama definirsi un ragazzino che non è mai cresciuto, nel senso che ama fare le cose che faceva da ragazzo come collezionare fumetti, guardare serie televisive e ridere e scherzare con gli amici. Non a caso mantiene un rapporto stretto con i suoi fans ed è una persona molto alla mano. La sua filosofia riguardo al girare un film è la consapevolezza che qualsiasi lavoro andrebbe apprezzato e dovrebbe essere un piacere svolgerlo. Durante le lavorazioni dei suoi film è sempre molto premuroso nei confronti degli attori e di tutta la troupe. Si preoccupa che tutti siano a loro agio, si lavori di comune accordo e che il lavoro, sebbene a volte i ritmi siano feroci, risulti il più leggero possibile. In questo modo e con questo ambiente si ottiene di più oltre che da se stessi anche dagli altri. Nel suo stile personale ed estremamente originale si intravede quasi sempre un’anima grottesca, alcuni personaggi e situazioni si possono situare nel genere caro al nostro Marco Ferreri. In film come LA COMUNIDAD assistiamo a messe in scena che sono molto vicine a quelle del teatro, non a caso la collaborazione con Carmen Maura, bravissima attrice di teatro oltre che di cinema, inizia proprio con quel film. Iglesia non si tira mai indietro, è molto critico e spesso mostra cose molto forti in maniera naturale, ossia rendendo l’impatto brutale facendole apparire cose quotidiane e insite nei nostri costumi sociali. Caratteristiche come le manie di vario genere, la sopraffazione, addirittura la pedofilia viene accennata in maniera incisiva, come in PERDITA DURANGO ad esempio. Il regista di origine Vasca è dispettoso, nei suoi film infila dentro dei veri e propri capricci visivi che rendono il suo stile unico e molto raffinato, stupefacente e mai fine a se stesso o scontato. Alex De La Iglesia ha l’arte di stupire senza sforzarsi a farlo, nel senso che mette in scena paradossi senza il benché minimo sforzo, in maniera naturale. Lo humour è più che presente nelle sue opere, sebbene si tratti di humour del più nero, ci si trova a ridere durante atrocità e situazioni al limite dell’umano, in cui i sentimenti diventano contrastanti creando un’atmosfera del tutto peculiare. La sua filmografia è un viaggio nella natura umana e negli istinti umani che rappresentano “l’altra faccia” di ogni persona, ogni essere è una sorpresa e il mondo è estremamente vario, reale e proprio per questo osservabile da infinite angolazioni. Anche la persona più semplice o apparentemente inutile viene ritratta accuratamente sebbene per pochi attimi, e diventa la rappresentazione di una delle molteplici realtà in cui viviamo, tutti, nessuno escluso. Sono spesso i personaggi di secondo piano ad avere le caratteristiche più ferocemente peculiari nei film di Alex, anche un semplice dispensatore di volantini per la strada può avere una grande importanza, come quello all’inizio di EL DIA DE LA BESTIA, personaggio che si vede per pochi secondi ma attraverso poche parole e movimenti ci comunica lo stress e la malinconia della società moderna in una maniera inequivocabile. Alex De La Iglesia è giovane e ha molto cammino davanti a se nell’ambito della settima arte, con grande curiosità le sue opere vengono attese ogni anno dai suoi fedelissimi fans e non solo.


2007 - Oxford Murders - Teorema di un delitto

2004 - Crimen perfecto

2002 - 800 Balas


2000 - La comunidad - Intrigo all'ultimo piano

1999 - Muertos de Risa

1997 - Perdita Durango

1995 - El dia de la bestia

1993 - Azione mutante


a cura di Davide Casale