martedì 16 ottobre 2007

SPECIALE FRANK OZ


Nonostante una non prolificissima carriera come regista,Richard Frank Oznowicz, al secolo Frank Oz, nome chi già di per sé richiama mondi fantastici,
si è ritagliato già un nome nella leggenda Hollywoodiana. I suoi inizi sono per lo più alla corte di Jim Henson, il papà dei Muppets, per il quale anima i pupazzi di Piggy e Fozzie, nonchè altri di Sesame Street. Le sue collaborazioni vanno da Labyrinth a Guerre Stellari per cui è diventato una leggenda. Infatti è lui Yoda, o meglio,la voce del personaggio. Jim Henson lo promuove dietro la camera in Dark Christal per cui fa più che altro una seconda regia dietro le indicazioni del suo mentore. La sua prima regia è The Muppets Take Manhattan, che lo mette nelle condizioni di cimentarsi da solo dietro la macchina da presa, seppur sempre sotto l'egida di Henson. La sua prima vera regia,dell'86, è abbastanza ambiziosa, è il remake e la versione per lo schermo del musical La Piccola Bottega degli Orrori, in cui si cimenta con il cult cormaniano conferendogli ulteriore carica comica. Qui inizia il suo sodalizio con Steve Martin, all'ora attivissimo sia al cinema che in tv, che diventerà un po' il suo attore feticcio. Oz si impone quindi come regista di commedie ma vuole dimostrare di saper girare anche senza pupazzi di torno. Il suo film successivo,Due Figli di...(1988),è una pietra miliare della comicità americana. Remake de I Due Seduttori con Marlon Brando e David Niven, il film è una commedia perfetta che sfrutta le differenti capacità attoriali di Michael Caine e Steve Martin. I due attori sono eccezionali ed il film è per una volta veramente divertente. Intanto presta camei un po' ovunque, specie per John Landis, da Spie come Noi a Blues Brothers,a Una Poltrona per Due. Successivamente ha tra le mani un altro grande comico, Bill Murray, con il quale gioca ancora la carta del dualismo tra due personaggi diametralmente opposti. Lo confronta con Richard Dreyfuss, allora ancora famosissimo, e nonostante le smorfie di Murray è quest'ultimo a dare la prova attoriale migliore. Il film purtroppo non è bissa il successo del precedente. Stessa cosa si può dire per Moglie a Sorpresa (del 92), dove torna con Steve Martin ma la fortuna non sembra arridergli. Il film è banale e stanco e non diverte nonostante Martin ce la metta tutta. Oz torna al cinema per bambini con La Chiave Magica, che, nonostante sia un film non particolarmente popolare, è un'ottima metafora della coscienza del raggiungimento dell'età adulta. Il successo torna con In Kevin Kline e,su toni più leggerei, riesce a divertire il pubblico cercando di mantenere una certa correttezza politica. Il passo seguente è ancora con Martin con Bowfinger, insieme a Eddie Murphy, dove si diverte a farsi beffe delle fisime di Hollywood. Cambio completo di registro nel 2001 in cui gli viene data la regia di un action-suspance con un parco attori che vede Marlon Brando,Robert DeNiro e Edward Norton scambiarsi la staffetta di un ideale primato generazionale. Purtroppo il film non è particolarmente avvincente e Oz ha seri problemi con Marlon Brando che si arroga il diritto di trattare male la gente sul set e prendere per i fondelli Oz sul suo passato come "puparo". Nel 2004 è il turno di un nuovo rifacimento, La Fabbrica delle Mogli di Ira Levin, che esce con il titolo La Donna Perfetta. Nel film dirige Nicole Kidman e,nonostante il film sia un po' freddo e macchinoso raggiunge un certo successo. Esce quest'anno con Funeral Party, una commedia nera in cui ritorna ai fasti di un tempo.

La piccola bottega degli orrori (Little Shop of Horrors, 1986)

Due figli di... (Dirty Rotten Scoundrels, 1988)

Tutte le manie di Bob (What About Bob?, 1991)

Moglie a sorpresa (HouseSitter, 1992)

La chiave magica (The Indian in the Cupboard, 1995)

In & Out (1998)

Bowfinger (1999)

The Score (2001)

La donna perfetta (The Stepford Wives, 2004)

Funeral Party (Death at a Funeral, 2007)

a cura di Gianluigi Perrone