giovedì 24 maggio 2007

SPECIALE GRINDHOUSE!!!


SCARICA LE SCENEGGIATURE DI DEATH PROOF E PLANET TERROR!

SCRIPT DEATH PROOF

SCRIPT PLANET TERROR

Quentin Tarantino e Robert Rodriguez decidono di creare un double feature tipico di quella categoria di prodotti cinematografici che uscivano due al prezzo di uno nei polverosi drive in americani. Erano gli anni ’70 e ’80 e al drive in non si andava propriamente a vedere i film, ma tra l’odore di pop corn, hot dog, dolciumi, bibite e birra la preoccupazione maggiore e obbiettivo della serata era quello di infilare qualsiasi parte del corpo nelle mutandine della fanciulla che si riusciva a trascinare all’interno della propria auto. Complici le grandi auto tipiche degli States e la sovrabbondanza di spazi aperti fanno del Grindhouse un fenomeno tipicamente Americano. Affascinati da questo stile di cinema e dal tipico gusto memorabilia che caratterizza i due cineasti, su proposta di Rodriguez il duo decide di cimentarsi in un vero e proprio prodotto del tutto simile ai “fasti” passati, Tarantino di sicuro non aspettava altro! Ecco come l’operazione prende il via. Non erano certo film girati con talento, ma meri prodotti commerciali volti al tentativo, probabilmente spesso vano, di distogliere gli occhi degli avventori dalle tette della signorina sul sedile del passeggero. Come fare ciò? Chiaramente mettendo ancora più tette di quelle che mediamente offrivano quei luoghi, oppure calcando la mano su effettacci gore, violenza gratuita e mostri di ogni sorta. Come i veri e propri double feature del passato, anche questa rivisitazione dei due amiconi è infarcita di ingredienti che catturano lo sguardo e che sostanzialmente cercano di eccitare il pubblico durante tutta la visione, non solo con donne mozzafiato, ma con violenza estrema e personaggi caratterizzati da puro delirio di protagonismo. Individui che recitano come se fossero a un concerto con migliaia di persone che stanno urlando loro di spaccare tutto.




PLANET TERROR

Il film di Rodriguez è un tipico grindhouse di genere horror, basato su effetti speciali sanguinolenti, sullo schifare il pubblico e sull’esagerazione dura e pura. Il soggetto è banale e ci trasporta di punto in bianco in un paesino della provincia Americana in cui, guarda caso, un esperimento batteriologico sfuggito di mano ai militari, trasforma in mostri purulenti e assetati di cervelli umani qualsiasi essere umano che capiti a tiro di un misterioso gas, ovviamente verde. Sebbene lo sembrino in tutto e per tutto non siamo di fronte a degli zombi, ma ad infetti, scelta maturata dal regista per i troppi film a tema zombesco in circolazione negli ultimi anni. Decide quindi di ispirarsi alle decisioni prese nel lontano 1980 da Umberto Lenzi in INCUBO SULLA CITTA’ CONTAMINATA. Il film inizia con una go go dancer intenta in una delle sua esibizioni, interpretata da una Rose McGowan la quale toglierà il fiato a molti dato il suo sex appeal quasi nocivo. Pochi minuti dopo, presentati i personaggi principali ci troviamo subito all’interno della storia, la quale non ha nulla di sorprendente se non il lavoro di recupero fasti organizzato alla perfezione dal regista attraverso uno svelare cose pazzesche una dietro l’altra. Non vi è personaggio che non sia esagerato, in particolar modo il protagonista El Wray , interpretato Freddy Rodriguez. El Wray, che in Spagnolo suona non a caso a El Rey (il re) è un avanzo di galera dal cuore tenero con una dote innata per l’uso di qualsiasi arma. Non impiegherà molto a fare coppia fissa con la ballerina sopraccitata, la quale dopo aver perso una gamba e avendo ricevuto in regalo, in maniera del tutto improbabile, un fucile lanciagranate come protesi, non tarderà molto a trasformarsi da go go dancer in die die dancer, mettendo a frutto le sue doti di ballerina per interpretare veri e propri balli di morte a suon di raffiche di mitra. Personaggio, quello di Rose McGowan, che ricorda molto la protagonista di un film piuttosto perso di vista in Italia, dal titolo BAMBOLA MECCANICA MODELLO CHERRY 2000. Le citazioni a vari cult movie si sprecano, le più evidenti sono a film zombeschi, quali IL RITORNO DEI MORTI VIVENTI II in primis, passando per RE-ANIMATOR e LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI. Ascolteremo alcune brevi stacchi musicali ripresi da 1997 FUGA DA NEW YORK e caratteristiche della filmografia di Carpenter verranno spesso in mente durante la visione di questo Planet Terror. Sottili ammiccamenti vi saranno anche nei confronti di film come RAGAZZI PERDUTI e FULL METAL JACKET e altri che non cito perché la lista seguirebbe per molto ancora. Non aspettatevi un senso logico a certe azioni, perché regole della fisica e soprattutto del buon gusto qui vengono calpestate senza pietà, per arrivare ad un finale che ha del geniale e va a scomodare perfino un certo cinema Messicano. Planet Terror è un film che spacca lo schermo e si fa godere dal primo all’ultimo minuto con più carne possibile gettata al fuoco, il ritmo serrato sembra dar fondo a un inesauribile contenitore di trucchi e addobbi carnevaleschi. In questo primo segmento vedremo anche come manchino dei rulli durante la proiezione al drive in. Si, perché siamo al drive in, vi sono trailer (di cui parleremo dopo) e addirittura pubblicità promozionali di prodotti vari, chiaramente falsi come i trailer stessi. Anche la resa visiva è in linea coi film a cui è dedicata l’opera, qualità quindi pessima, graffi e messa a fuoco che va e viene, cambi di luminosità e altri difetti orrendi sono ricreati ad arte fino al culmine, ossia lo schermo che diventa nero e l’avviso che recita in sovrimpressione che un rullo è stato perso e l’amministrazione si scusa.
Rodriguez promosso a pieni voti: il suo Planet Terror è semplicemente geniale!

DEATH PROOF


Il segmento del buon Tarantino, a differenza del precedente, si può dire rispecchi l’animo opposto del filone grindhouse. Mentre il primo segue quello stile tipico del mettere tutto di fronte alla telecamera, sia di qualità o meno, riuscito o non riuscito che sia, il Quentin si dedica a quei prodotti di bassa categoria i quali mostravano molto poco, non avendo mezzi per farlo, e quindi si soffermavano in lunghi discorsi, spesso descrivendo quello che non si aveva la possibilità di girare e mettere in pellicola. E’ risaputo che il regista di Knoxville è abile per quanto riguarda i dialoghi, ha un talento innato nel gestire delle semplici chiacchere con un brio e una verve che lo rendono unico al mondo. Oltre al molto parlare, quello che non manca in questo Death Proof è la quantità enorme di donne, bellezze mozzafiato sono in “passerella” dal primo all’ultimo secondo e tenetevi forte quando entra in scena Rosario Dawson, anzi, tenetevi strette le coronarie. Il film inizia con un’ inquadratura di piedi femminili, nudi, sbarazzini, quasi a ricordare il debole del regista per gli arti inferiori e mentre osserviamo le eccitanti dieci dita siamo già all’interno di un dialogo, arguto o stupido che sia e di qualsiasi argomento si tratti, l’occhio di Tarantino da il suo tocco personale e le inquadrature si sposano alla perfezione rendendo l’abitacolo di una semplice automobile, o un semplice bar di periferia, un teatro che cattura la più completa attenzione. Il regista ovviamente continua a regalarci citazioni tipiche nella sua filmografia in maniera sempre più arguta e bizzarra. Ci ricorda i film che apprezza attraverso i dialoghi stessi, come nel caso di VANISHING POINT, oppure con dei poster negli ambienti del film, come nel caso di PARANOIA e di SOLDATO BLU per citarne due. Nel bar si vedrà appesa al muro anche la canotta che indossava Kurt Russell in GROSSO GUAIO A CHINATOWN. L’omaggio più divertente è forse però quello a CONVOY di Sam Peckinpah, in cui il protagonista si chiama RUBBER DUCK e reca come stemma sul cofano del camion un’anatra di gomma identica a quella in metallo che lo stuntman Kurt Russel reca nel cofano della sua auto ultra elaborata, la death Proof appunto. L’ex stuntman è il cattivo e protagonista della situazione, quasi a sottolineare come ai bei tempi andati erano persone in carne ed ossa a farsi il culo nelle scene d’azione e non della fredda computer grafica, non a caso tra le fanciulle c’è anche Zoe Bell, nota stuntwoman dalle belle forme, che interpreta se stessa. Verso gli ultimi secondi del film, gli amanti del cinema di Russ Meyer stiano in campana perché saranno di fronte a una vera e propria dichiarazione d’amore da parte di Quentin Tarantino nei confronti del compianto re dei Nudies. Anche la trama di questo film è piuttosto banale, forse in misura maggiore rispetto a quella messa in scena da Rodriguez, anche perché questo segmento è stato tagliato in fase di montaggio dal regista con l’accetta, anch’essa cosa tipica della confusione e mancanza di ambizione in cui venivano girati i grindhouse e Tarantino si è divertito nel reinterpretarli il più possibile. Kurt Russell interpreta Stuntman Mike come accennavamo prima, un losco figuro dal passato ignoto, che si diverte ad importunare e spaventare giovani fanciulle a bordo del suo bolide dopo averle fotografate di nascosto, inseguimenti che ammiccano a film come DUEL e LA MACCHINA NERA. Kurt Russell è una sorta di lupo cattivo che gioca con le bellezze che trova sulla sua strada, e lasciatemelo ripetere all’infinito, le ragazze che mette in campo Tarantino sono letteralmente mozzafiato! Tornando alla trama Stuntman Mike, così si fa chiamare, incontra delle signorine a cui starà stretta la parte delle vittime… Come potete vedere la trama si riassume in due parole, ma questo non significa che Death Proof sia una delusione, anzi, è lodevole come con praticamente nulla l’attenzione rimanga ai massimi livelli, questo segmento si incastona perfettamente a quello di Rodriguez creando una panoramica onnicomprensiva di quello che erano i film ripresi dal titolo stesso. Tarantino confeziona la sua parte in maniera tecnicamente perfetta e dando mostra ancora una volta del suo genio. Considerando l’episodio in Europa uscirà da solo potrebbe risultare un po’ debole, ma il regista ha già annunciato che il suo Death Proof circolando solo sarà forte di una versione di non pochi minuti più estesa andando a ripescare dal secchio degli scarti. Divertimento assicurato!

I FAKE TRAILER

CLICCA SUI NOMI DEI TRAILER PER VEDERLI!


In pieno stile double feature all’inizio di entrambi i film possiamo gustare dei trailer finti che sono uno più eccezionale dell’altro. Si parte con MACHETE girato dallo stesso Robert Rodriguez, un delirio di ultraviolenza e vendetta con protagonista il roboante Danny Trejo. Se ne vedono di tutti i colori in pochi secondi, esplosioni, omicidi, sesso e armi di ogni tipo. Anche qui si sprecano le citazioni, si passa da CABAL a TERMINATOR II nel giro di pochissimi secondi per citarne due. Ci si ritrova con le bave alla bocca e speranzosi che qualcuno giri un film partendo dal trailer, cosa che per MACHETE è stata annunciata anche se non ufficialmente..Il grande Rob Zombie, dalla folgorante carriera cinematografica esplosa di recente, confeziona un trailer assurdo, situabile nel sottogenere nazi porno, dove le caratteristiche essenziali sono il nudo, esperimenti nei campi di sterminio e spesso delle sferzate di soprannaturale. Già il titolo è tutto un programma, WEREWOLF WOMEN OF THE S.S., vedremo la dolce consorte di mister Zombie intenta in una dimostrazione di bel canto ricordandoci il suo ruolo canoro in LA CASA DEI MILLE CORPI. Ci viene gettata in faccia un’accozzaglia di scene violente, di esperimenti, ustioni, vittime torturate che urlano disperate e a intervalli regolari l’apparizione del licantropo che sparge del piombo con un mitra. Geniale il recuperare la stessa scena del licantropo, o licantropessa, di continuo per simulare la mancanza di altre inquadrature valide, e il ripetere continuamente il titolo del film, caratteristica di questo genere di trailer. Rob Zombie non contento alla fine mostra il personaggio di Fu Manchù, inutile chiedersene il motivo, ma la cosa assurda ed esaltante è che a interpretarlo è uno schizzatissimo Nicolas Cage!! Edgar Wright, il regista dei bellissimi L’ALBA DEI MORTI DEMENTI e HOT FUZZ, confeziona il trailer più comico in assoluto, una serie di omicidi, impiccagioni e accoltellate che fanno morire dal ridere rendendo grotteschi i cliché tipici dei thriller-horror anni ’70. Il titolo DON’T viene ripetuto di continuo dall’inizio alla fine e le risate non si possono trattenere. Eli Roth dirige uno dei trailer migliori, THANKSGIVING, che presenta le gesta di un serial killer ossessionato dalla decapitazione e dai tacchini tipici del giorno del ringraziamento. Una summa dello slasher più becero con una fiera di luoghi comuni amplificati in salsa sexy.

di Davide Casale

martedì 22 maggio 2007

SPECIALE FAR EAST FILM FESTIVAL IX


Siamo contenti di dedicare il primo speciale di Cangaceiro al Far East Film Festival,un evento che da quasi dieci anni ci rende orgogliosi di avere in Europa(anzi in Occidente) il meglio del cinema asiatico. Come ogni cosa buona dalle nostre parti,se ne accorgono di più all'estero che i media nostrani,impegnati dalle solite cazzate. Quest'anno Udine ospitava Patrick Tam,come ospite d'onore,dedicandogli una retrospettiva che ha lustrato gli occhi a più di un cinefilo. E come ogni anno torno nell'unica settimana di sole per ribeccare il gruppo degli amici di Asian Feast e Nocturno per goderci questa settimana di cinema,sole e...alcohol! A Udine faceva un caldo mostruoso e per fortuna Lercio è venuto a prenderci in macchina. Ero molto contento di vederlo perchè con Lercio sto sempre molto bene,siamo entrambi dei maniaci e poi,quando sto troppo con lui,mi metto a parlare veneto. Appena sistemati mi ha abbrancato il pazzo di Udine,a nome Sebastian,che l’anno scorso mi aveva perseguitato perchè voleva la mia t-shirt di The Devil’s Rejects.

Quest’anno ha espresso tutta la sua follia parlandomi delle sue figure di merda a Venezia e di porcate a sfondo sessuale che come si sa fanno eccitare i pazzi,infatti si è messo a ridere in maniera delirante per buoni due minuti. Quando mi sono visto stretto tra lui e l’uomo oliva ho pensato che la legge 180 è stata qualcosa di anticostituzionale. La sigla del FEFF è stupidissima. Ci sono questi 3 giapponesi vestiti da soldati che devono dichiarare guerra a Udine. Parlano in giapponese e dicono cose tipo "Udineres".

Il film di apertura è stato Dororo che è una merda piena di effetti CG ma è diventato leggendario per una scena che si è impressa nella memoria in maniera indelebile. C’è un padre che siccome sta diventando un demone sacrifica la vita per i figli e quindi dovrebbe essere una cosa tragica. Lui si allontana barcollando,fa due metri e... esplode! Ridicolissimo.
Abbiamo ripetuto sta scena un 40 volte. Ci si è beccati con gli altri durante la giornata:Val,Dude,Lucifer Rising,Kakihara,il Senesi etc etc etc. Quella notte,per sopravvivere,ho preso le gocce e finalmente
ho dormito. Tutti i film che ho visto di Tam sono dei capolavori e durante Nomad mi è venuta in mente una cosa per il film che ho dettato per telefono a Raffaele. Mi sembra una cosa interessante.
Un film che mi è piaciuto era A Dirty Carnival,con una delle risse migliori che abbia mai visto ma soprattutto con un panzone ridicolo con due cosce divaricate tatuate sotto l’ascella,un buco del culo di elefante tatuato sull’ombelico e dei soldi infilati nella patta che tirava fuori. Ovviamente io l’ho emulato.
Ho fatto una mascherina con la faccia di Berna B la protagonista di Bumba Atomika,con il volto di Erika,la ragazza che la interpreta.
Intanto quella sera siamo usciti e ovviamente mi sono ubriacato. Martin mi ha detto che sono "il fratello maggiore che non ha mai avuto" e mi sono commosso anche cerebralmente.
Insomma siamo andati in questo locale strapieno dove hanno finito la birra quasi subito. Il posto era una mezza merda e sia a me che a Lucifer faceva cacare. Ci si poteva solo ubriacare e così ho fatto. C’era anche il tipo,Davide di Milano,che è stato una new entry nel gruppo e mi ricordoche abbiamo parlato a lungo ma non ricordo di cosa visto che mi stavo ubriacando. La suddetta operazione è stata facilmente realizzabile grazie ad uno dei miei "useless talents" cioè convincere i barman mentre mi preparano i cocktail di riempirli di alcohol in maniera oscena. Quindi i miei vodka e coca non rispettavano particolarmente il proprio nome visto che di coca ce n’era proprio poca. Ero così fuori che ricordo che cercavo di esprimere un concetto con il Senesi ma non ne ero capace. Ero diventato dislessico. Il giorno dopo ero a pezzi infatti ho fatto fatica a rimanere più di dieci minuti nel cinema e in più,durante il merdoso the Restless,ho avuto quasi un attacco di infarto. Infatti siamo saliti in cima al Teatro Nuovo,nei posti sopra e nella totale oscurità dovevo guadagnare la poltrona con sotto uno strapiombo. Ho avuto l’attacco di vertigine più intenso della mia vita e ci ho messo 20 minuti per riprendermi,anche non completamente. Per sto film di merda! Quella sera siamo andati a casa presto dopo mangiato. Io e Lercio ci siamo presi un cosciotto da paura che ci ha divaricato lo stomaco ai Piombi. I Piombi è un pub tenuto da un magnaccia e una mignottona cubana mezza sfregiata che si vede che fa le gangbang e parlava con dei tipacci della figlia di 16 anni(lei l’avrà avuta a 12)che doveva andare a fare la "modella" a Milano. Ovvio che doveva andare a darla in giro e sti tipi le dicevano chiaramente se gli faceva trombare la figlia di 16 anni! Fantastico. Il giorno dopo giornata dedicata a Patrick Tam,autografino su Final Victory e conferenza stampa delirante con Sebastian che prende la parola per fare una domanda "nel film ridevano,a lei non da fastidio???" e Sabrina del FEFF che si dimenava dicendo "toglietegli il microfono,toglietegli il microfono!" Quella sera,festa Rock(per modo di dire)al visionario e quindi abbiamo mandato a cacare i film e ci siamo infilati ne i Piombi per scolarci un 150 birre. Eravamo chiaramente in delirio verso mezzanotte e diretti verso il Teatro Nuovo perchè qualcuno si era illuso di vedere il Thai,c’è stata l’intuizione assurda di Lucifer/Elio che si è messo a fare i cori da papaboys quali "santo subito!,"giova-anni paolo" e "be-enedetto!" seguito a ruota da tutti. In preda all’eccitazione io,vedendo Yuri la ragazzina di 15 anni che lavora all’Asian Wok,ristorante cinese del feff,l’ho afferrata in braccio e fatta roteare. La poverina prima si è terrorizzata e poi è stata assalita da un’orda di maniaci arrapati che volevano trombarsela. MilanoOdia le chiedeva in Forlinese Zo Zao Zien cercando di dirgli in cinese quanto costa. E lei,giustamente,"quanto costo io?". Poverina le ho detto di tutto pure io tanto che mi ha preso a borsettate.
Io manco ci ho provato ad andare nel cinema,anche perchè secondo me ci bandivano a vita dal Far East e gli altri sono usciti quasi subito. Siamo andati alla festa al visionario che era una mezza merda ma mi sono ubriacato quasi subito. All’uscita ho fermato il camion della nettezza urbana per chiedere,serio,un passaggio a casa. Il tizio,invece di pestarmi,mi ha risposto con voce cavernoca "non si può".
Il giorno dopo ho bevuto 6 litri di coca cola al ristorante Amalfi mentre MilanoOdia faceva impazzire totalmente il cameriere coattissimo ordinando a cazzo,cambiando idea,chedendo cose che non erano in menù e alla fine tagliando la pasta con il coltello. Gli avranno di sicuro sputato nel piatto. Poi dovevo intervistare con Fabio John Gaudio a Lorenzo Bianchini per il documentario che sta facendo Fabio sul cinema indipendente italiano(di genere). Con Lorenzo siamo buoni amici
da tempo e lui è sempre disponibile così come lo è stato Francesco "Dario Fo" Novello che,siccome Lorenzo non voleva fare l’intervista a casa sua perchè "c’era prosciutto dappertutto" allora si è messo a cercare un posto dove fare la videointervista. E’venuta bene,Lo si è aperto e io mi sono pure un po’ commosso perchè Lorenzo è un puro,una brava persona. Amico mio,eh. Poi si è mangiato nel camper del padre di John,il signor Giuseppe,che è un cowboy pellerossa(bang,bang). Poi a fine serata c’era il pinku eiga con scene di sesso allucinanti e questa attrice che assomigliava a Yuri per cui il livello di arrapamento ha raggiunto livelli da panico. Il giorno dopo io e Lercio abbiamo visto nei posti dello staff Memories of Matsuko che è un capolavoro ed io ho pianto come un bambino per tutto il film. Durante Nana 2 c’è stato l’attacco di milioni di adolescenti e sono finite le cuffiette. Io volevo intervistare Pier Maria ma era sparito e aveva il cellulare spento.
Ero un po’ stanco poichè Luca aveva ronfato come una scrofa gravida e sono riuscito giusto a farmi un pisolino sui divanetti.

I film di quel giorno erano i migliori ma essendo l’ultima sera dovevo ubriacarmi afforza e fare bisboccia quindi c’è stata la cena Yakuza e tutto è degenerato. Io mi sono trasferito nella casa dove c’erano tutti e ovviamente mi sono impossessato di un letto mentre gli altri dormivano a terra.Prima della cena Yakuza abbiamo di nuovo dato ai Piombi eMartin era già dello ubriaco. Nel ristorante cinese dove siamo andati tutto è precipitato e Martin gridava ca-ca-ri-so-pez-zi-de merdaaaa in faccia alla cameriera cinese che per fortuna non ha capito. Ogni tanto si usciva per fumare e martin era in frantumi. Ci hanno pure dato una bottiglia di grappa alle rose che ci siamo scolati prevalentemente io ,Lercio e Val distruggendoci l’esistenza. Io ho proprio sentito la botta ad un certo punto ed ho sputato un mucchio di catarro. Che schifo! Abbiamo assaltato il teatro nuovo e fatto un casino assurdo. Ci siamo messi dietro ai tavoli della reception a dare informazioni sbagliate in preda al panico e fatto le foto da morti,idea del Senesi. Io ero ubriaco perso.Poi siamo andati alla festa ubriachissimi e ho dato fondo al cervello. A un certo punto siamo spariti io e Lercio per parlare di cazzi nostri e tornati ci siamo accorti che ci avevano pisciato lì. Ed il posto stava chiudendo. Come i più patetici ubriaconi abbiamo implorato per avere dell’altro da bere ma ce lo rifiutavano quando un pazzo ha detto "se vuoi ti faccio dare un sorso io" e gli ho afferrato il bicchiere e l’ho portato via. Per strada vagavamo come dei pazzi parlando di capocciate in faccia e cazzotti sul mento,mentre lercio tentava di sradicare una luminaia da un palo,rompendo l’accendino(e io volevo fumare). Siamo andati a prendere la macchina per cercare il bar delle mignotte per comprare qualcosa da bere. Non c’era nulla di aperto neanche in stazione dove ho perseguitato un tassista ed il suo cliente. Tornati a casa Lercio è stato 7 ore a vagare per cercare il cellulare che aveva lì davanti a sè mentre io,entrato in camera,in preda alla follia,ho unito il mio letto con quello su cui dormivano la Vale e il Barracelli. Per fortuna hanno capito che ero ubriaco. Il giorno dopo ero a pezzi e mi sono alzato tardi. Stavo una merda e non ho visto nulla nel cinema. Salutato tutti siamo andati in macchina a Padova dove ho dormito. Eravamo messi come delle merde e non siamo usciti. Tornato a Roma ho finalmente rivisto Laura,siamo usciti al Legend e mi sono scolato 6 pinte di Tennent’s ubriacandomi in maniera selvaggia.


AH!i film? Ecco le recensioni:

A DIRTY CARNIVAL

AGENT X44

CURIOSITY KILLS THE CAT

DEATH NOTE

DEATH NOTE THE LAST NAME

DOG BITE DOG

DORORO

EYE IN THE SKY

HOST

THE MATRIMONY

MEMORIES OF MATSUKO

THE RESTLESS

SUKOB

UNCLE'S PARADISE

THE UNSEEABLE